GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA TERRA! 28 giugno 2015, TUTTI A MONTICELLO AMIATA

Manifesto della manifestazione del 28 giugno a Monticello Amiata contro la geotermiaTi scrivo da qui, da questo tavolo
remoto, dalla cellula di miele
di una sfera lanciata nello spazio
e le gabbie coperte, il focolare
dove i marroni esplodono, le vene
di salnitro e di muffa sono il quadro
dove tra poco romperai. La vita
che t’affabula è ancora troppo breve
se ti contiene!
[..]
Una ruota di mola, un vecchio tronco,
confini ultimi al mondo.
Eugenio Montale, Notizie dall’Amiata

L’Amiata è una delle più grandi aree di produzione di energia geotermica in Italia. Oggi le centrali che sfruttano il calore della terra sono cinque, per un totale di 120 MW di potenza installata. L’entrata in funzione dell’ultimo impianto, Bagnore 4, inaugurato da Enel Green Power a fine 2014, ha completato quest’opera di sfruttamento della risorsa “rinnovabile” che tuttavia comporta un forte impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, con l’immissione in atmosfera, nell’acqua e nel suolo di sostanze inquinanti e pericolose.

A questo sfruttamento in essere, si aggiunge la possibilità di installare 18 nuovi impianti, con ulteriori centinaia di MW, tanti sono infatti i permessi di ricerca rilasciati ad una decina di nuove società nell’area dell’Amiata. Tra questi, quelli che destano più preoccupazione perché ad avanzato stato di procedura autorizzativa, sono quelli di Seggiano, Montenero e Monte Labbro che vedono il paese di Monticello Amiata al centro di una dannosa triangolazione di impianti ravvicinati.

Nel giugno del 2014 la Gesto Italia srl (società a socio unico, capitale sociale di € 10.000) presenta presso i Comuni di Castel del Piano, Cinigiano ed Arcidosso, un Progetto per la costruzione di una centrale Geotermica a ciclo binario di 5 MW, sita al confine tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, chiamato dai promotori “Montenero”.

Nel dicembre del 2014 la Geoenergy s.r.l. presenta una richiesta di procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA relativo al progetto di perforazione del pozzo esplorativo Monte Labbro 1, presentato nel Comune di Cinigiano.

Entrambe le procedure riguardano direttamente il territorio di Monticello Amiata e le eventuali centrali disterebbero 4 km l’una dall’altra.

COMBATTIAMO CONTRO

  • Il saccheggio della nostra terra in nome del profitto di pochi
  • La privatizzazione dei servizi, dei beni comuni, dell’acqua
  • Le produzioni inquinanti, la falsa green economy, il consumo di suolo, l’avvelenamento dell’acqua e dell’aria;
  • Il rischio di subsidenza;
  • Il depauperamento delle nostre tradizioni popolari e contadine;
  • La distruzione dell’economia agroalimentare e turistica;
  • Lo stravolgimento della cultura della condivisione, della partecipazione, della vita a misura di essere umano.

VOGLIAMO e DIFENDIAMO

  • Il rilancio di una economia eco-sostenibile;
  • La valorizzazione delle risorse naturali, culturali e ambientali;
  • Un turismo diffuso, che conti sulle tante piccole attività di qualità;
  • Una politica al servizio delle popolazioni per rivendicare il diritto a decidere su come utilizzare l’energia che serve al territorio;
  • Un intervento pubblico non mirato agli interessi di pochi, ma della collettività;
  • Il rilancio di un programma nazionale di bonifica, messa in sicurezza e difesa idrogeologica del territorio che crei prevenzione e occupazione permanente

Diciamo basta alle centrali geotermiche in Amiata!

La questione del rifiuto del “modello geotermico” va ben oltre qualunque differenziazione politica e/o istituzionale, le condizioni per una eventuale presenza geotermica sul territorio amiatino sono, a nostro parere, da escludere nella maniera più chiara e decisa e lo diciamo con la forza e le voci dei cittadini, che non accettano la presenza sul territorio delle strutture geotermiche.

Un’altra Amiata è possibile, una montagna che non ha bisogno delle centrali geotermiche che inquinano e distruggono il territorio, ma che, anzi, le ritiene incompatibili con il modello di sviluppo economico, sociale e culturale che deve essere costruito. Un modello di sviluppo che si basi sulla capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali; sulla valorizzazione del grande patrimonio ambientale, l’acqua, il bosco e la possibilità di fruirne in tutte le stagioni, i prodotti agricoli locali; sul patrimonio culturale e storico, sui diversi “turismi” presenti, quello ambientale, ma anche culturale e sportivo; sul grande patrimonio insostituibile rappresentato dalle piccole e medie aziende artigianali e commerciali. La coltura e la cultura della terra sono memoria, storia, risorse investite, sudore, amore: questo è il presente lasciatoci dai nostri padri, vogliamo che sia anche il rispettoso futuro per chi, questa terrà, la vivrà.

28 GIUGNO 2015, PROGRAMMA DELLA GIORNATA

  • ore 8.30 accoglienza presso il campo sportivo di Monticello Amiata
  • ore 9.30 colazione e inaugurazione dello “stollo dei pensieri”
  • ore 10.00 passeggiata dal Podere del Galloni alla Pieve (i due luoghi che gli interessi privati vogliano violentare).
  • ore 12.00 installazione della controcentrale
  • ore 12.30 rientro in paese con navette
  • ore 13.00 pranzo, a prezzo antigeotermico, presso lo stand della Pro loco e i ristoranti del paese
  • ore 15.00 MONTICELLO IN PIAZZA:
    musica, artisti di strada, bancarelle, piazze tematiche organizzate dalle associazioni, prodotti tipici, giochi, balli.
  • ore 20.00 cena degli avanzi
  • ore 21 Musica dal vivo con:
    • artisti locali solidali
    • Old Pirates da Roma, progetto parallelo di Giulio “Rugantino” Ferrante (voce e basso dei Radici nel Cemento) un viaggio nella musica giamaicana dal calypso al reggae passando per rocksteady e ska, attraverso i grandi classici del genere piú brani originali.

Con il Patrocinio del Comune di Cinigiano

PROMUOVONO:

Agorà CittadinanzAttiva

ProLoco Monticello Amiata
Per aderite al manifesto e alla giornata di festa e di r/esistenza del 28 giugno scrivere a:

agora-cittadinanzattiva@inventati.org

ADESIONI