L’assemblea di domenica a Monticello: il Tirreno

Veduta di Monticello Amiata
Veduta di Monticello Amiata

Monticello. Rischi anche per la sorgente dei miracoli

di Fiora Bonelli, Il Tirreno del 3 marzo 2015

michele nannetti Bisogna contrastare questa scelta direttamente e chiedere anche il risarcimento dei danni. Ora saranno raccolte le osservazioni

CINIGIANO Una centrale che potrebbe essiccare anche la sorgente miracolosa della Madonna di Val di Prata, se andasse avanti il progetto geotermico di Geoenergy a Monticello Amiata. Ma la mobilitazione contro è altissima e un’ottantina di persone, domenica primo marzo, al vecchio cinema di Monticello Amiata, dove la sezione cinigianese (sic) Agorà cittadinanza attiva ha posto sul tavolo la questione, la centrale non la vogliono proprio e hanno affilato le armi, anche perché dire una centrale nei pressi di Monticello significa dire che la Società Geoenergy allestirebbe le sue piazzole a nemmeno un chilometro dal paese, lungo la strada vicinale Ontanelli, in località Castelli. Alla perforazione esplorativa, profonda 4,5 km, potrebbe fare seguito la realizzazione di una centrale geotermica di 10 MW, più del doppio di potenza di quella di Montenero, con la possibilità di ampliamento.

Il progetto è stato spiegato ai presenti da Franco Vite, che ha aggiunto che «per la realizzazione del pozzo esplorativo sarà necessario realizzare un cantiere di un ettaro e mezzo che ospiterà una torre di perforazione alta 30 metri. Con danni, per il territorio, ingenti ed irreparabili: la perforazione attraverserà la falda idrica che alimenta alcune sorgenti (come La Vena, i Fontanelli e la sorgente della Madonna), ma soprattutto quella del Santuario di Val di Prata e c’è la possibilità concreta di essiccarle. Abbiamo solo una settimana per presentare in regioni osservazioni contro il progetto – ha detto Vite – dunque bisogna far presto». Vite ha anche auspicato stretta e ferma collaborazione con l’amministrazione comunale: «Bisogna unire le forze – ha detto – altrimenti non si va da nessuna parte», ed ha anche ricordato che il Comune ha già detto il suo no all’ipotesi, ma che bisogna, comunque, muoversi insieme. E ha proposto una manifestazione a primavera e il coinvolgimento di tutte le altre frazioni cinigianesi.

Nella successione degli interventi, il geologo Stefano Pignotti, ricordando la richiesta di 30 permessi di perforazione chiesti in Toscana, ha detto: «Con questo progetto siamo al punto in cui le osservazioni devono essere incalzanti, perché si tratta di spingere la Regione a sottoporre il progetto a Via. L’area, vicino al campeggio e al campo sportivo di Monticello non è sottoposta a vincoli, ma è area sottoposta a frane e coinvolge la falda acquifera; ed è la stessa legge che prevede che si valutino effetti concomitanti nel territorio. E Cinigiano con i suoi 22.500 turisti (di cui il 40% in campeggio) avrebbe ricadute negativissime. Sono dunque determinanti le osservazioni, come i sei mesi di moratoria stabiliti dalla Regione». Una proposta concreta è arrivata da Michele Nannetti che ha indirizzato gli interessati a protestare non contro gli enti locali, ma contro la stessa società energetica: «Va contrastata direttamente – ha detto – chiedendo il risarcimento danni».
Alla fine, oltre alla raccolta delle osservazioni, la proposta di una conferenza stampa in comune, prendere esempio da Seggiano che è entrato ufficialmente nella rete Nogesi e che ha preso netta posizione contro ogni tipo di sfruttamento geotermico. E infine la creazione di adesivi da attaccare in bella vista dappertutto, dove sia scritto Cinigiano no geotermia».

La sala si è rammaricata dell’assenza del sindaco, che, comunque, durante il consiglio comunale che si è tenuto a Monticello giovedì sera, ripercorrendo passo passo tutte le iniziative dell’amministrazione per bloccare il progetto aveva anche sottolineato come la moratoria di sei mesi decisa dalla Regione, stoppa la richiesta di perforazione esplorativa. Ci sono dunque sei mesi per continuare a lavorare alla faccenda, in attesa che la regione toscana stabilisca i siti su cui costruire gli impianti.

Pubblicate le nostre Osservazioni

Logo del Ministero dell'Ambiente

Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato le Osservazioni che abbiamo raccolto nelmese di Agosto a Monticello Amiata, Cinigiano e Salaiola (nel Comune di Arcidosso).

Ora possono essere consultate liberamente andando cliccando sul seguente link:

http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1421/1997?pagina=10

Iniziano a pagina 10 e proseguono per un bel pezzo.

Dentro ci siamo tutte/i: cittadine/i, associazioni, aziende, istituzioni.

Tutte/i a dire NO, che noi questo “modello di sviluppo” NON lo vogliamo, che non siamo una realtà industriale, ma agricola e turistica, che puntiamo sulla qualità – della vita, in primis – e non sulla quantità.

Che qui sull’Amita la geotermia sta facendo già abbastanza danni, che bisogna arrivare ad una moratoria, e non all’ampliamento del parco geotermico, con tutte le conseguenze nefaste che questo progetto avrebbe per la salute, l’economia, il paesaggio della nostra splendida zona.

Complimenti a tutte e tutti!

Veduta di Monticello Amiata
Veduta di Monticello Amiata

Car* Monticellesi,

come avrete letto in qua e là nei giornali e su internet giovedì 21 agosto abbiamo spedito le osservazioni sul progetto geotermico al Ministero dell’Ambiente.

Quando abbiamo iniziato, un mese fa, a parlarne con voi, a distribuire prestampati ci eravamo dati come obiettivo utopistico 500. Ma la realtà ha superato il sogno e ne abbiamo raccolte nel Comune e spedite 681!!!!! Pensare che un paese di 300 anime abbia detto e scritto almeno 400 volte le sue obiezioni ci dà il senso della forza che ha e avrà la nostra lotta.

La determinazione e il sorriso con i quali vi siete messi in fila ai banchetti devono essere il simbolo delle nostre ragioni. Quello che abbiamo fatto fino ad ora è stato straordinario e il Ministero dovrà pensarci molto bene prima di dare una risposta alla valutazione di impatto ambientale, non potrà prescindere dalla constatazione che questa terra è viva e vivace, che non la vogliamo sacrificare in nome del profitto di pochi, ma la vogliamo proteggere in nome del bene comune.

Infine venerdì 29 agosto, con quasi altrettanta fatica, siamo riusciti a portare a casa anche un altro obbiettivo che ci eravamo dati e che, pensiamo, possa essere importantissimo per la nostra battaglia: al Consiglio comunale straordinario – finalmente convocato dall’amministrazione comunale di Cinigiano – maggioranza e minoranza hanno votato un documento comune che rifiuta categoricamente la centrale geotermica della Gesto Italia, e insieme a questo sono stati allegati i documenti del nostro comitato e del Comitato per la salvaguardia della Valle dell’Orcia Inferiore.

Uniti e coesi, tenaci e testardi, teneri e sorridenti, camminiamo a testa alta, guardiamo alla nostra terra come ad una madre che si prende cura di noi e che chiede di essere difesa. Come sapete questi nostri sono solo i primi, piccoli passi, ma ci hanno indirizzato sulla strada giusta. Quindi vogliamo complimentarci e gioire insieme a tutt* voi, che ci avete messo l’anima e la faccia. E ora avanti, senza mollare un colpo. C’è bisogno di ognun*.

COMITATO AGORÀ-CITTADINANZA ATTIVA

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