6 – 7 luglio: la V^ edizione di Giù le mani dalla nostra terra!

Manifesto della V^ edizione di Giù le mani dalla nostra terrs

L’Amiata è una delle più grandi aree di produzione di energia geotermica in Italia. Oggi le centrali che sfruttano il calore della terra sono cinque, per un totale di 120 MW di potenza installata. L’entrata in funzione dell’ultimo impianto, Bagnore 4, inaugurato da Enel Green Power a fine 2014, ha completato quest’opera di sfruttamento della risorsa “rinnovabile” che tuttavia comporta un forte impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, con l’immissione in atmosfera, nell’acqua e nel suolo di sostanze inquinanti e pericolose.

A questo sfruttamento in essere, si aggiunge la possibilità di installare 18 nuovi impianti, con ulteriori centinaia di MW,;tanti sono infatti i permessi di ricerca rilasciati ad una decina di nuove società nell’area dell’Amiata. I progetti di Seggiano, Montenero e Monte Labbro vedono il paese di Monticello Amiata al centro di una dannosa triangolazione di impianti ravvicinati.

Pochi mesi dopo la grande manifestazione del 28 giugno 2015, dove centinaia di persone con in testa i sindaci di Cinigiano e Seggiano, hanno chiaramente detto NO al progetto geotermico della Regione Toscana, il 17 dicembre 2015 la Regione stessa, nella figura della funzionaria Carla Chiodini ha “Ritenuto non necessario sottoporre il progetto Monte Labbro 1 alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale”: in sostanza, per la prima volta in Italia, si ritengono non necessari studi e valutazioni ambientali prima di trivellare per la realizzazione di un pozzo di ricerca profondo 4,5 km a ridosso di una riserva naturale. A seguito di tale atto abbiamo deciso di procedere con il Ricorso al TAR.

Dall’anno scorso sono successe molte cose:

  • la Regione Toscana NON è riuscita a far passare il “progetto di ricerca” (industriale) “Monte Labro”, anche per l’opposizione della Sovrintendenza al Paesaggio, per cui l’abbiamo costretta ad un confronto presso l’ufficio preposto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui attendiamo l’esito (e dopo un anno e mezzo siamo ancora in attesa!);
  • sempre in Regione hanno provato a metterci gli uni contro gli altri, noi dei Comitati e le Amministrazioni locali, con la questione della “zonazione”, ma non ci siamo cascati, e collaborando con le amministrazioni abbiamo costruito dei documenti scientificamente inappuntabili che hanno dimostrato che l’Amiata NON può diventare un “distretto geotermico” (anche se qualche sindaco un po’ così ancora ci crede).

Ma lor signori non hanno fatto i conti con cittadine e cittadini che amano la loro terra, che faranno di tutto non solo per difenderla ma anche per promuoverla e per renderla sempre più bella, ospitale, eco-compatibile.

Purtroppo non è finita, e non possiamo credere di avere già vinto. Partecipando alle giornate del 6 – 7 luglio oltre a dare idee ed energie preziose per l’Amiata, potrete anche aiutarci a raccogliere i fondi per sostenere le spese dei futuri ricorsi che, molto probabilmente, ci toccherà continuare a fare per fermare questo scempio.

COMBATTIAMO CONTRO

  • Il saccheggio della nostra terra in nome del profitto di pochi
  • La privatizzazione dei servizi, dei beni comuni, dell’acqua
  • Le produzioni inquinanti, la falsa green economy, il consumo di suolo, l’avvelenamento dell’acqua e dell’aria
  • Il rischio di subsidenza
  • Il depauperamento delle nostre tradizioni popolari e contadine
  • La distruzione dell’economia agroalimentare e turistica
  • Lo stravolgimento della cultura della condivisione, della partecipazione, della vita a misura di essere umano

VOGLIAMO e DIFENDIAMO

  • Il rilancio di una economia eco-sostenibile
  • La valorizzazione delle risorse naturali, culturali e ambientali
  • Un turismo diffuso, che conti sulle tante piccole attività di qualità
  • Una politica al servizio delle popolazioni per rivendicare il diritto a decidere su come utilizzare l’energia che serve al territorio
  • Un intervento pubblico non mirato agli interessi di pochi, ma della collettività
  • Il rilancio di un programma nazionale di bonifica, messa in sicurezza e difesa idrogeologica del territorio che crei prevenzione e occupazione permanente

Diciamo basta alle centrali geotermiche in Amiata!

La questione del rifiuto del “modello geotermico” va ben oltre qualunque differenziazione politica e/o istituzionale, le condizioni per una eventuale presenza geotermica sul territorio amiatino sono, a nostro parere, da escludere nella maniera più chiara e decisa e lo diciamo con la forza e le voci dei cittadini, che non accettano la presenza sul territorio delle strutture geotermiche.

Un’altra Amiata è possibile, una montagna che non ha bisogno delle centrali geotermiche che inquinano e distruggono il territorio, ma che, anzi, le ritiene incompatibili con il modello di sviluppo economico, sociale e culturale che deve essere costruito. Un modello di sviluppo che si basi sulla capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali; sulla valorizzazione del grande patrimonio ambientale, l’acqua, il bosco e la possibilità di fruirne in tutte le stagioni, i prodotti agricoli locali; sul patrimonio culturale e storico, sui diversi “turismi” presenti, quello ambientale, ma anche culturale e sportivo; sul grande patrimonio insostituibile rappresentato dalle piccole e medie aziende artigianali e commerciali. La coltura e la cultura della terra sono memoria, storia, risorse investite, sudore, amore: questo è il presente lasciatoci dalle nostre madri e dai nostri padri, vogliamo che sia anche il rispettoso futuro per chi, questa terrà, la vivrà.

sabato 6 LUGLIO 2019, BORGO ANTICO DI MONTICELLO
PROGRAMMA DELLA GIORNATA

domenica 7 LUGLIO 2019, Campo di Alberto
PROGRAMMA DELLA GIORNATA

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI CINIGIANO

ORGANIZZANO:

Agorà CittadinanzAttiva

Pro Loco Monticello Amiata

Per aderite al manifesto e alla giornata di festa e di r/esistenza del 6 – 7 luglio scrivere a: agora-cittadinanzattiva@inventati.or