Comunicato stampa sulla Conferenza dei servizi di giovedì 5 settembre 2019

Comunicato stampa

Nella mattinata di ieri si è svolta, presso la Regione Toscana, la Conferenza dei servizi relativa al Permesso di Ricerca di risorse geotermiche “Monte Labbro”. Argomento principale della discussione è stato il parere negativo alla prosecuzione del procedimento di autorizzazione dato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la Deliberazione del 11/07/2019, parere richiesto dalla Regione per superare il no all’impianto dato dalla Soprintendenza per il notevole impatto paesaggistico della perforazione.

Alla Conferenza hanno partecipato il Comune di Cinigiano e la stessa Soprintendenza, che hanno ribadito il no categorico al proseguimento dell’iter autorizzativo, oltre ai tecnici dei vari settori regionali coinvolti ed i rappresentanti della società.

Il Comune, in rappresentanza anche della cittadinanza che per anni ha lottato e sostenuto le necessarie spese legali per scongiurare la perforazione, ha sostenuto fermamente che il no della Presidenza costituisce un atto vincolante per la Regione che la obbliga a chiudere definitivamente il procedimento con parere negativo.

La Regione, prendendo atto di ciò, ha deciso quindi di inviare un preavviso di diniego, ai sensi della normativa vigente, alla Renewem che avrà 10 giorni di tempo per proporre eventuali osservazioni.

Si avvia così alla conclusione una vicenda che dimostra ancora una volta che se una comunità è viva e compatta può sconfiggere l’arroganza del potere e del danaro. Se torniamo a prenderci cura gli uni delle altre, se la politica scende dal suo piedistallo per fare il suo lavoro in mezzo ai cittadini, cioè occuparsi della “polis”, allora Davide può ancora sconfiggere Golia.

Agorà CittadinanzAttiva

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Da Sorano riparte la lotta in Toscana contro ogni tipo di geotermia

Comunicato stampaDa Sorano riparte la lotta in Toscana contro ogni tipo di geotermia

che 100 fiori sboccino…

Tanti i comitati presenti all’incontro di Sorano del 21 febbraio, dai comitati storici a quelli più recenti, nati soprattutto dopo il disvelamento dei tanti progetti delle nuove centrali a media entalpia che ormai coinvolgono tutto il territorio regionale.

Si è fatto il punto sulle diverse realtà, dalla ormai insopportabile geotermia Enel del monte Amiata ai progetti della media entalpia figli del piano Berlusconi-Scajola, ma fatti propri dal governatore Rossi che per la Toscana ha deciso di puntare solo e soltanto sulla geotermia -il solare sta praticamente scomparendo-, nonostante abbia già raggiunto le quote prefissate di rinnovabile e nonostante che ormai è appurato che siamo in sovrapproduzione di energia, tanto che Enel, lentamente, inizia la dismissione delle centrali a combustibili fossili.

A pensar male si potrebbe dedurre che non sia il reale bisogno di energia che muove la regione Toscana a sostenere un piano abnorme di geotermia, ma, più prosaicamente, tutta la partita degli incentivi, ancor più sostanziosi di quelli di cui gode l’Enel, che ruota attorno alle centrali a media entalpia, sperimentali e non.
Per questo i Comitati riuniti a Sorano rilanciano la sfida a tutto campo, sia per informare e coinvolgere tutti i cittadini toscani e sia per andare a contrastare direttamente la politica energetica di Rossi, nonostante sempre più sindaci siano contrari al suo piano.

E’ in preparazione un’iniziativa a Firenze, al consiglio regionale, dove i Comitati porteranno le ragioni di territori e coinvolgeranno scienziati, tecnici, politici e giornalisti; si chiederà conto agli amministratori regionali e alle forze politiche presenti in consiglio di pronunciarsi e sostenere la battaglia contro la geotermia speculativa e inquinante. L’iniziativa si terrà tra marzo ed aprile in base alle disponibilità dei Comitati e degli invitati; daremo conto del programma appena possibile.

In tutti i territori invece i Comitati sono mobilitati ad organizzare più iniziative possibili per giungere alla giornata regionale “100 fiori contro la geotermia“, una giornata di lotta e di festa in cui in tanti paesi e campagne della Toscana, in contemporanea, si terranno incontri, assemblee, feste, concerti, volantinaggi, riunioni conviviali, all’insegna della lotta e della gioia, in difesa del paesaggio, dell’ambiente, delle specialità enogastronomiche, della cultura e di un diverso sviluppo e valorizzazione della Toscana e per ribadire “basta altra geotermia in Toscana, moratoria subito” .
Succederà il 24 aprile ed a breve sarà disponibile il programma.

Sarà una primavera che vedrà la ripresa e il rilancio delle mobilitazioni e che non si esaurisce con il 24 aprile, ma continuerà sia a livello istituzionale – ricordiamo che il Governo è in ritardo di mesi sulle “linee guida” e che la Regione nel frattempo procede come se nulla fosse – e sia nei territori con le specifiche battaglie, i ricorsi, l’informazione diffusa, le feste, come a Monticello Amiata dove il 3 luglio ci sarà una giornata di mobilitazione e di festa.

  • Assemblea dei comitati contro la geotermia di Toscana, Umbria e Lazio
  • Rete nazionale NoGesi

Ricorso al TAR contro il progetto di ricerca “Monte Labbro”

Monticello Amiata, 16 febbraio 2016

Immagine del Monte LabbroAlcuni imprenditori di Monticello Amiata e Agorà CittadinanzAttiva annunciano di aver affidato all’Avv. Michele Greco l’incarico di impugnare di fronte al TAR per la Toscana il decreto 17 dicembre 2015 n. 6183, con il quale la Regione Toscana ha escluso dalla valutazione di impatto ambientale (VIA) il progetto di pozzo esplorativo geotermico denominato “Monte Labbro 1” di oltre 4500 m. di profondità.
Al ricorso parteciperà anche il proprietario del terreno sul quale la proponente vorrebbe realizzare il pozzo, del tutto contrario all’opera e mai coinvolto, fino ad oggi, nel procedimento.
I ricorrenti, con il pieno supporto di Agorà CittadinanzAttiva, contesteranno alla Regione Toscana numerosi profili di illegittimità del decreto di esclusione dalla VIA oltre a manifesti vizi dell’azione amministrativa, caratterizzata da gravissimi sintomi di eccesso di potere.
I ricorrenti si avvarranno dell’ausilio di consulenti tecnici di comprovata esperienza, i quali dimostreranno come l’istruttoria che ha condotto al provvedimento sia stata carente, incoerente, illogica e contraddittoria.
La richiesta dei ricorrenti è di sottoporre il progetto a valutazione di impatto ambientale, l’unico procedimento idoneo ad approfondire le molteplici criticità che caratterizzano la realizzazione di un pozzo esplorativo di tale profondità, tenuto conto delle particolarissime caratteristiche del luogo in cui lo si vorrebbe realizzare, di straordinario pregio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e naturalistico, e per questo da anni vocato al turismo di qualità.

Seggiano boccia la Geotermia!

La pagine de "Il Tirreno" che annuncia la bocciatura dell'Impianto geotermico "Seggiano"Il Comitato Agorà – CittadinanzAttiva di Monticello Amiata esprime tutta la sua gioia per la bellissima notizia appresa in questi giorni dai giornali:

La Regione ha espresso pronuncia negativa di VIA sul progetto relativo alle attività di ricerca di risorse geotermiche all’interno dell’area del permesso di ricerca denominato “Seggiano” proposto dalla società VEGA ENGINEERING S.r.l. nei comuni di Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso, Castiglione d’Orcia (il giunco del 21 dicembre)

La notizia, già di per se eccezionale, assume a nostro avviso un carattere ancora più importante, se non addirittura decisivo, per le motivazioni che, leggiamo sui giornali, ha espresso il Presidente Rossi in persona:

La nostra pronuncia negativa di VIA al progetto Seggiano – ha spiegato il presidente Rossi – è dipesa essenzialmente dal fatto che la zona aveva un alto interesse pubblico paesaggistico e non c’erano sufficienti sicurezze sulla ricaduta in termini di occupazione sul territorio”.

Seggiano, infatti, come Arcidosso, Castel del Piano, Cinigiano, Montenero d’Orcia, Monticello Amiata, sono tutti paesi che hanno le caratteristiche di cui parla Rossi:

sono zone ad alto interesse pubblico paesaggistico, ricche di bellezze naturali; ma anche ricche di attività che di queste bellezze fanno la loro materia prima, sia in termini di turismo, che in termini di produzioni di qualità: l’Olivastra Seggianese DOP, la Castagna IGP, il Vino Montecucco DOC; per non parlar della Val d’Orcia, con le sue bellezze e il Brunello, famoso in tutto il mondo.

Come giustamente sottolinea il giunco nel suo articolo,

il parere negativo è motivato infatti dalla natura politico-amministrativa della VIA che comporta la ponderazione e mediazione di interessi pubblici diversi, quali la tutela dell’ambiente, il governo del territorio e lo sviluppo economico.

Assolutamente giusto: come nel caso di Seggiano, il progetti di centrale “Montenero”, nel Comune di Castel del Piano, e il progetto di ricerca “Montelabro”, nel Comune di Cinigiano, sono progetti che andrebbero ad impattare pesantemente non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche dal punto di vista economico e in termini di occupazione sul territorio.
Per questo ci aspettiamo dai nostri amministratori locali, dopo questo grande successo della comunità di Seggiano, ancora più impegno nell’opporsi ai progetti di cui sopra.
Il sindaco di Seggiano, Secco, il Comitato locale e tutti i cittadini del paese hanno dimostrato che impegnandosi quotidianamente, lavorando assieme senza demordere, si può arrivare ad ottenere grandissimi risultati anche se il confronto sembra quello classico di Davide contro Golia.

Esprimiamo quindi, alla comunità di Seggiano tutta la nostra gioia e vicinanza per il loro straordinario successo, chiedendo loro di non dimenticarsi di chi, come noi, è ancora a lottare contro questa minaccia gravissima non solo per il nostro territorio locale, ma per l’Amiata tutta. Una lotta che ha portato, poco più di un mese fa, il Comitato Agorà – CittadinanzAttia e tutta la comunità di Monticello Amiata e Salaiola, con il sostegno attivo del Comune di Cinigiano, a mandare alla Regione Toscana centinaia e centinaia di Osservazioni contro il progetto di ricerca “Montelabro” presentato dalla RENEWEM S.R.L. (ex GEOENERGY S.R.L.) all’inizio del 2015.
L’augurio che vogliamo farci è quello di un bellissimo anno per il nostro territorio e per tutt* quell* che lo difendono e lo preservano.
Noi non abbassiamo la guardia!

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Centinaia di no dall’Amiata in soli 6 giorni: Monticello, Salaiola, Stribugliano non vogliono la Geotermia speculativa ed inquinante

Comunicato stampaComunicato stampa sulle Osservazioni raccolte a Monticello Amiata, Salaiola e dintorni in merito al progetto di perforazione della GEOENERGY S.R.L.

In sei giorni circa 300 persone hanno consegnato al Comitato Agorà CittadinanzAttiva le proprie Osservazioni in merito al procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA relativo al progetto di perforazione del pozzo esplorativo MONTE LABBRO 1, presentato da GEOENERGY S.R.L. nel Comune di Cinigiano (Gr).

Le Osservazioni arrivano in gran parte da Monticello Amiata, ma un grande contributo arriva da Salaiola, con ben 65 Osservazioni. Altre Osservazioni sono arrivate da Stribuliano ed Arcidosso, oltre che da tutte le aziende della zona, dall’Associazione della Castagna IGP e dall’Associazione dell’Oliva Seggianese.

Una delle note più positive è l’autorganizzazione dei cittadini. A differenza di quest’estate, dove il Comitato ha avuto molto più tempo per organizzare la raccolta delle Osservazioni , questa volta, a causa del pochissimo tempo a disposizione, poco più di una settimana, abbiamo dovuto chiedere ai cittadini di Monticello e delle zone limitrofe
interessate dal progetto della GEOENERGY S.R.L. di attivarsi autonomamente. Abbiamo preparando dei precompilati – 2: uno per i cittadini e uno per le aziende – che abbiamo in parte distribuito ed in parte abbiamo fatto trovare presso l’edicola tabacchi di Monticello, il cui contributo a questa nostra fatica è stato determinante, e poi – una volta che gli interessati li hanno presi e compilati – li abbiamo portati al Comune di Cinigiano che, come quest’estate, ha provveduto a spedirli alla Regione Toscana tramite la PEC istituzionale.

L’ultima nota determinante è nel tipo e nel numero di Osservazioni raccolte: sempre per questioni di tempo – ricordiamo ancora che Agorà ha avuto poco più di una settimana per elaborare e raccogliere le Osservazioni – questa volta una sola macro Osservazione ne conteneva 6 tipologie diverse, mentre quelle relative al progetto di centrale “Montenero” erano sei Osservazioni separate. Questo significa che le circa 300 macro Osservazioni raccolte vanno moltiplicate ALMENO per 6, se si vuole dare l’idea dello sforzo e – soprattutto – dello straordinario risultato ottenuto.

Uno straordinario risultato che di/mostra come il senso di comunità di queste nostre piccole realtà, e la consapevolezza del proprio valore e della strada che si vuole percorrere, sono così forti che nessuno può credere di venire nei nostri territori pensando di stravolgerli per i propri biechi fini con facilità.

Insomma, anche questa volta le comunità amiatine – e Monticello Amiata in particolare – interessate agli scellerati progetti geotermici dei soliti speculatori hanno dimostrato, se ancora ce n’era bisogno, che i cittadini dell’Amiata NON vogliono questa geotermia, non vogliono vedere stravolto il proprio territorio in un distretto industriale e vogliono, al contrario, poter continuare a vivere la propria terra all’insegna della valorizzazione dell’ambiente, del turismo e della qualità della vita.


COMITATO AGORÀ-CITTADINANZA ATTIVA

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La nostra richiesta di retifica al Tirreno

Spett. redazione de Il Tirreno
GROSSETO

giornalismo amiatinoOggetto: Richiesta di retifica ai sensi L.416/81.

A norma della Legge 416/1981, con la presente si chiede la pubblicazione, con la medesima collocazione e rilevanza, della seguente retifica:

Su “Il Tirreno”, negli articoli “Da Seggiano arriva il no alla geotermia” del 3 marso us e “Frenata geotermia «Il Comune non sta con la rete Nogesi»” del 4 marzo us, entrambi a firma Fiora Bonelli, si riportano le dichiarazioni del Sindaco di Seggiano Secco e del Consigliere Comina in merito a una presunta sottoscrizione dell’amministrazione di un programma della Rete NoGesi Amiata, desunta anche da un comunicato di Agorà CittadinanzAttiva (in realtà da un comunicato della Rete NoGESI Amiata, che in seguito è stato pubblicato sui siti dei comitati amiatini Agorà CittadinanzAttiva e Sos Geotermia).

Non risponde al vero l’affermata “sottoscrizione di programma” della Rete NoGesi Amiata da parte del Comune di Seggiano per due semplici motivi:

  1. La Rete NoGesi Amiata non ha, a tutt’oggi, nessun programma;
  2. La Rete NoGESI Amiata non ha MAI sostenuto nulla del genere in nessuno dei suoi comunicati stampa; in quello del 17 febbraio, a seguito della citata prima assemblea della Rete NoGESI sull’Amiata, è scritto che “Oltre 50 persone in rappresentanza di gruppi e comitati di Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Abbadia S.S., S.Fiora, Monticello, Montenero, Valle dell’Albegna, Liberaonlus oltre a rappresentanti del M5S di Arcidosso, di “Insieme per Arcidosso”, dell’amministrazione di Seggiano, del PRC di S.Fiora, per la prima volta si sono incontrati con la volontà di unire le forze e progettare un percorso di lotte comuni sulla geotermia”.Da NESSUNA parte è scritto che vi sono “sostegni” o “sottoscrizioni” da parte di alcuna amministrazione.

Appare pertanto pretestuoso voler cercare a ogni costo una polemica che non esiste; vogliamo ringraziare il Sindaco Secco e e i suoi consiglieri per l’impegno contro la geotermia speculativa ed inquinante che caratterizza la loro amministrazione ormai da tanti mesi. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare l’Assessore Comina all’assemblea del 17 febbraio citata ed il Sindaco ad altra riunione dei comitati a Montenero nella primavera scorsa, e in occasione di una riunione a Castel del Piano questo inverno. È cosa rara e preziosissima avere dalla propria parte non solo delle persone preparate, ma anche chi rappresenta un’amministrazione importante come quella di Seggiano.

Monte Amiata, 4 marzo 2015

Agorà CittadinanzAttiva

Rete NoGesi Amiata

Nasce anche sull’Amiata la Rete NoGESI

Comunicato stampaComunicato stampa Rete NoGESI Amiata

Si è tenuta domenica 15 scorso, ai Bagnoli di Arcidosso, l’assemblea promossa dalla Rete NOGESI (No Geotermia Speculativa e Inquinante) rivolta a tutti i comitati, gruppi, cittadini dell’Amiata per definire un percorso comune nelle diverse battaglie sulla geotermia, da quella contro le centrali flash di Bagnore e Piancastagnaio a quelle contro le diverse centrali a media entalpia, pilota e non, in progetto su tutto il territorio amiatino, Montenero/Monticello, Seggiano, Murci, Casa del Corto, Monte Labro.

Oltre 50 persone in rappresentanza di gruppi e comitati di Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Abbadia S.S., S.Fiora, Monticello, Montenero, Valle dell’Albegna, Liberaonlus oltre a rappresentanti del M5S di Arcidosso, di “Insieme per Arcidosso”, dell’amministrazione di Seggiano, del PRC di S.Fiora, per la prima volta si sono incontrati con la volontà di unire le forze e progettare un percorso di lotte comuni sulla geotermia.

Si è sviluppata una interessante discussione che ha analizzato le situazioni degli impianti esistenti e dei progetti in attesa di concessioni e lo stato delle battaglie locali e nazionali. È emersa unanimemente la necessità di condividere informazioni e metodi e di proseguire coordinandosi per rendere efficace ogni azione sia in ambito locale, regionale che nazionale.

L’assemblea ha posto particolare attenzione alla necessità di realizzare un’informazione capillare, che affronti soprattutto l’aspetto sanitario e le ricadute di tipo economico. In un momento di così grave crisi economica, di rinunce e di sacrifici, invece di investire per valorizzare l’economia principe della nostra montagna, votata al turismo e all’agroalimentare di qualità, si lascia che essa venga schiacciata da interessi speculativi, del tutto alieni al bene comune. Per contrastare tale tendenza l’assemblea si è data anche il compito di studiare  proposte in grado di garantire effettivamente uno sviluppo sostenibile.

E’ altrettanto necessario sostenere o ricreare “il senso di comunità” e la relazione diretta tra persone per sviluppare un clima di attenzione e scambio per tradurre in azioni l’amore per questa terra.

Alla fine sono stati elencati gli appuntamenti che la Rete NoGESI andrà ad organizzare nelle prossime settimane:

  • Sostenere e partecipare alla manifestazione del 21 febbraio a Firenze in difesa della Salute Pubblica, organizzata dal Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute;
  • il fine settimana 14-15 marzo si terrà a Colle val d’Elsa un convegno, organizzato dalla Rete e dal Coordinamento dei sindaci toscani sul progetto geotermico della Regione Toscana, a cui è stato invitato il Presidente Rossi che ha dato la sua disponibilità a partecipare;
  • l’11 aprile a Grosseto, presso il Palazzo della Provincia alle ore 09:00 si terrà una giornata di formazione per i medici di base sul tema delle nano particelle e delle relative nano patologie, a cui seguirà, nel pomeriggio, un’assemblea sull’argomento aperta a tutti;
  • ci siamo impegnati in una iniziativa a Roma in occasione della discussione parlamentare sulle Risoluzioni presentate da parte del Pd, SEL e M5S sulla geotermia;
  • l’assemblea, infine, si è impegnata ad organizzare una manifestazione tra Monticello Amiata e Montenero d’Orcia contro il Progetto di centrale geotermica ivi presentato.

Alla fine dell’assemblea di ieri abbiamo deciso di creare dei gruppi di lavoro con cui organizzare le nostre iniziative future. I gruppi sono:

  • Gruppo Comunicazione / Informazione;
  • Gruppo Intervento Legale;
  • Gruppo analisi economica dell’impatto della geotermia sul territorio;
  • Gruppo Osservatorio democratico sulla Salute;
  • Gruppo di studio sulle energie alternative;
  • Gruppo iniziative ed eventi.

Chiunque voglia aderire alla Rete e/o partecipare ad uno dei gruppi di cui sopra può scrivere a nogesi_amiata@inventati.org

Sull’assemblea paesana a Monticello Amiata del 13 dicembre

Comunicato stampaL’assemblea paesana a Monticello Amiata

Sabato 13 dicembre si è tenuta, a Monticello Amiata, l’assemblea paesana convocata dal Comitato “Agorà – CittadinanzAttiva” per aggiornare la situazione del progetto di centrale geotermica “Montenero”, presentato dalla società Gesto Italia srl presso il Ministero dell’Ambiente, la Regione Toscana e i Comuni di Castel del Piano, Cinigiano ed Arcidosso.

L’assemblea – partecipata ed attiva – è stata introdotta con un breve riassunto di quanto successo da settembre ad oggi.

È stato raccontato l’incontro con la Commissione Attività Produttive della Regione Toscana, senza che questo portasse a risposte dalla Regione stessa:

http://agorattiva.noblogs.org/2014/09/26/in-regione-toscana-a-chiedere-risposte/;

è stato raccontato della nascita, il 5 ottobre ad Orvieto, della Rete NoGESI – No Geotermia Elettrica, Speculativa ed Inquinante – di cui il nostro comitato fa parte:

http://agorattiva.noblogs.org/2014/10/07/degli-stati-generali-della-rete-nazionale-no-geotermia-elettrica-speculativa-e-inquinante/;

abbiamo raccontato del presidio fatto sotto il Parlamento, il 15 e 16 ottobre, per evitare che anche la geotermia entrasse nel famigerato decreto “Sblocca Italia” http://agorattiva.noblogs.org/2014/10/21/chi-ha-cercato-di-mettere-la-geotermia-nel-decreto-sblocca-italia/;

abbiamo collaborato, attraverso la Rete NoGESI, con l’onorevole Braga – responsabile ambiente della segreteria nazionale del Partito Democratico – perché venisse presentata una Risoluzione per la moratoria delle centrali geotermiche in attesa di VIA mentre il governo rivede e rimette mano a tutto il progetto geotermico italiano;

non avendo MAI avuto alcun tipo di risposta dalla Regione Toscana, fin dall’inizio della nostra battaglia, il 19 novembre abbiamo indetto una conferenza stampa a Grosseto, tenuta da tutti i comitati amiatini contro al geotermia speculativa ed inquinante:

http://agorattiva.noblogs.org/2014/11/21/i-giornali-sulla-conferenza-stampa-del-20-novembre/.

Anche in questo caso non abbiamo ricevuto risposta alcuna dalla Regione Toscana, anche dopo aver posto 3 chiare ed inequivocabili questioni alla Regione:

http://agorattiva.noblogs.org/2014/11/25/la-risposta-dei-comitati-alla-regione-toscana/;

in queste settimane abbiamo partecipato a presidi, incontri, assemblee, proiezioni di documentari su tutto il territorio amiatino, allacciando rapporti sempre più stretti con gli altri comitati e con i cittadini preoccupati dei nostri territori e venerdì prossimo saremo a Seggiano in occasione del Convegno organizzato dall’amministrazione locale in collaborazione con gli amici del Comitato locale.

Sabato abbiamo deciso, perciò, visto il silenzio assoluto alle nostre richieste di cittadini, di convocare un’assemblea comunale a Monticello a metà gennaio, con la presenza dell’intero Consiglio comunale – maggioranza e minoranza congiunte – per discutere tutti assieme della situazione allo stato attuale e per arrivare – questa sarà la nostra proposta a maggioranza ed opposizione – ad una conferenza stampa congiunta, Consiglio, Comitato, cittadini, aziende, associazione di categoria e tutti coloro interessati che vorranno partecipare, in cui si chiederà, tutti assieme, che la Regione Toscana risponda alle nostre richieste.

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La risposta dei Comitati alla Regione Toscana

Immagine del Presidente della Regione Toscana Enrico RossiI comitati amiatini e maremmani che si battono contro la Geotermia Speculativa ed Inquinante hanno tenuto una conferenza stampa gioverdì 20 novembre, di cui è stata data ampia cronaca dalla stampa locale (vedi http://agorattiva.noblogs.org/2014/11/21/i-giornali-sulla-conferenza-stampa-del-20-novembre/).

Le domande poste erano chiare e precise:

  1. bilancio idrico comprensivo dei consumi delle centrali geotermiche;
  2. identificazione e vincoli sulle aree di ricarica delle falde acquifere;
  3. mappatura delle zone sismiche e relativi vincoli alle variazioni di pressioni indotte in profondità.

Queste tre domande facevano riferimento a leggi dello Stato e della Regione che sulla nostra montagna non sono MAI state poste in essere (nonostante alcune di esse stiano per raggiungere la venerabile età del quarto di secolo), e che sono – a nostro avviso – DETERMINANTI e propedeutiche all’eventuale permesso, regionale o nazionale, per la costruzione di un qualsiasi tipo di impianto industriale. A maggior ragione se l’impianto in questione ha a che fare con il sottosuolo e le risorse – tra tutte una: l’acqua – ivi custodite.

Bene (anzi, male): a queste domande precise NON c’è stata alcuna risposta.

Evidentemente il Presidente Rossi e l’assessora Bramerini NON possono rispondere, perché se lo facessero sarebbero costretti a dire la verità: che la Regione non ha MAI posto in essere quanto è obbligo di legge e quindi NON possono essere certi che quando danno il permesso di costruire impianti industriali – e geotermici in primis – non si vada ad impattare pesantemente con le risorse idriche, con le criticità sismiche e, quindi, con la tutela della salute, dell’economia locale e del paesaggio delle nostre terre.

Visto quanto sopra, l’unica risposta diventa automaticamente una NON-risposta: quando, nel suo comunicato del 21 novembre, la Regione – e quindi Rossi e Bramerini – dicono che o sviluppo dell’Amiata è

uno sviluppo fondato sulla valorizzazione e il rispetto del territorio e di tutte le sue risorse, dove la geotermia sia elemento in piena coerenza con tutte le vocazioni presenti, da quella agricola a quella turistica. È questo il modello al quale la Regione pensa e al quale sta lavorando con un confronto sempre aperto con istituzioni e società civile

MENTONO sapendo di mentire.

NON si può rispettare il territorio quando non lo si conosce; non si può valorizzare il territorio, quando si concedono 38 permessi di ricerca (in Toscana) per arrivare a costruire 19-20 nuove centrali geotermiche in Provincia di Grosseto, oltre a quelle già esistenti. Non si può parlare di confronto con le popolazioni locali, se di questi permessi, di questi progetti e degli accordi con le aziende (in gran parte straniere) che vorrebbero sfruttare la risorsa geotermica noi cittadini veniamo a sapere dai giornali.

Quando Rossi e la Bramerini dicono che

la Regione ricorda l’emendamento al Piano energetico che la giunta ha presentato alle commissioni consiliari in vista dell’approvazione, che fissa lo stop all’alta entalpia in Amiata e detta le condizioni per lo sviluppo della media entalpia

MENTONO sapendo di mentire. Perché gli emendamenti di cui parlano fanno esattamente il contrario di quanto loro affermano ai giornali, visto che in una nota resa pubblica il 31 ottobre 20142 la Regione dice:

L’emendamento al Paer prevede una presenza delle centrali geotermolettriche volta a evitare il cosiddetto effetto cumulo degli impianti. Deve inoltre essere assicurata la collocazione delle centrali nelle aree di destinazione produttiva purché compatibile con i risultati delle ricerche.

E le aree di destinazione produttiva altro non sono che il Monte Amiata e le zone limitrofe, ad iniziare dalla Val d’Orcia.

Queste NON-risposte confermano quanto già sapevamo noi cittadini: che la Regione NON ha nessuna intenzione di mettere in discussione il suo piano geotermico, completamente indifferenti a quanto hanno chiesto a gran voce cittadini, aziende, associazioni di categorie e alcune amministrazioni locali.

Sappia, la Regione che la nostra pazienza ha raggiunto il limite: il futuro delle nostre vite, delle vite dei nostri figli, della nostra terra deve tornare nelle nostre mani, e lo sarà. Daremo battaglia in tutte le sedi, e sul territorio in primis, perché lo scempio che quelli che dovrebbero essere i nostri rappresentanti – e che, invece, rappresentano solo il danaro e i poteri forti – stanno portando avanti sia fermato. E lo sarà.

I comitati amiatini aderenti alla Rete “No Geotermia Elettrica, Speculativa ed Inquinante (in ordine alfabetico):

 

In Regione Toscana a chiedere risposte

Comunicato stampa

Il logo della Regione ToscanaMercoledì 24 settembre, una numerosa delegazione dei comitati contro la geotermia dell’Amiata e della Val d’Orcia, hanno incontrato il presidente della Commissione Regionale Attività Produttive, Gianfranco Venturi, il vicepresidente della Commissione Ambiente, Andrea Agresti e il consigliere Gian Luca Lazzari della Commissione Sanità, per un confronto sulla procedura di Valutazione Ambientale del Progetto di Centrale Geotermica “Montenero”.

I Comitati hanno messo in evidenza che i 30 progetti previsti da realizzare in Toscana con l’accordo con la Rete geotermica, di fatto, trasformerebbero in poli industriali sia i territori dell’Amiata che quelli dell’area di Larderello.

I consiglieri hanno ascoltato interessati i temi proposti nelle opposizioni formalizzate dai comitati, ma si sono dichiarati non competenti, né autorizzati, a dare risposte alle suddette osservazioni, essendo la procedura di Valutazione Ambientale in una fase di istruttoria tecnica.

Ma hanno accolto alcuni temi proposti dai comitati, e ne faranno oggetto di interrogazione alla Giunta Regionale, che è – nelle figure del Presidente Rossi e dell’Assessora Regionale all’Ambiente Annarita Bramerini – gli unici preposti a rispondere ai quesiti dei cittadini.

Inoltre tutti i consiglieri presenti si sono dichiarati favorevoli a sostenere, nelle sedi opportune, l’inserimento di alcuni vincoli alla geotermia negli strumenti di pianificazione regionale sulle attività energetiche e paesaggistiche (PAER e PIT). Nello specifico si tratta di:

  1. riconoscere l’indirizzo agricolo e turistico del territorio amiatino, già scelto e sostenuto in tantissimi atti regionali ma anche nazionali, che verrebbe completamente stravolto, se non messo seriamente in discussione, dall’indirizzo industriale che assumerebbe qualora i 30 progetti di cui sopra andassero a realizzazione;

  2. rimarcare che debba andare a compimento le prescrizione di legge che prevedono la individuazione e la tutela sia delle aree di ricarica delle falde idriche, sia la realizzazione dei bilanci idrici al fine di prescrivere le priorità nell’uso di queste risorse nei vari settori di attività umana;

  3. anche per quanto riguarda la sismicità c’è la necessità di individuare le aree a rischio sismico, che verrebbe accentuato dalle variazioni di pressione prodotte dallo sfruttamento geotermico.

È rimasta inevasa, invece, la domanda tutta politica su quale sia il modello di sviluppo che la Regione Toscana sta pianificando per l’area del Monte Amiata, che come abbiamo detto sopra è per sua natura a vocazione agricola, di produzione tipica e turistica.

 

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